Oltre un sogno Ricordo in età adolescenziale un sogno dettato da quello che comunemente
viene definito desiderio inconscio: la mia voglia insaziata e insaziabile
di conoscere il nonno che sempre ha invaso la mia mente sia tramite i
libri sia tramite i racconti di vita di mia madre Luciana, che hanno metabolizzato
in me quello che lui era e che io sono; forgiato un po' dalla vita un
po' dalla genetica. L'editore A quarant'anni dalla morte di Giuseppe Marotta la casa editrice "AM
Edizioni Marotta", fondata da Andrea Marotta nipote del suddetto
scrittore, decide di recuperare, da una parte un patrimonio culturale
rappresentato dalla particolare personalità densa di malinconia
e senso dell'umorismo dello scrittore napoletano, dall'altra di provare
a riempire uno spazio vuoto, forse uno degli ultimi rimasti liberi, percorrendo
un viaggio a ritroso dalla superficie al fondo, come i pescatori di perle.
Una difficile apnea nelle acque profonde alla ricerca o recupero di piccole
perle che magari tra qualche anno potranno risultare rare o introvabili.
Avendo avuto modo per anni di guardare al panorama editoriale italiano,
sia come lettori sia come addetti ai lavori, ci si è resi conto
che tutto il pieno che ci circonda non è poi così pieno,
anzi presenta dei vuoti o falsi pieni che andrebbero analizzati per comprendere
cosa fare per salvare un patrimonio fondamentale quale è il libro.
In una metafora che forse ci è concessa, perché ci appartiene
quanto meno in spirito, ci piace ricordare ciò che Marotta disse
alla fine del suo cammino di vita: «Uffà. Che odiosa età
è la mia. Ho atteso un centinaio di millenni il momento di nascere
e quasi non mi va di attendere per i tre o quattro anni che mi restano
da vivere, il momento di morire!».
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